• Come da previsioni, l’innovativo processo produttivo sviluppato dalla Società migliorerà la capacità complessiva dello stabilimento di Arzignano del 33%, pari ad un aumento di produzione di 4.000 ton/anno di idrolizzato proteico da sottoprodotti di origine animale, portando il totale a ca. 16.000 ton/anno, rispetto alle ca. 12.000 realizzate nel 2019
  • L’operazione consentirà di accrescere il valore caratteristico dell’azoto organico dei biostimolanti, qualificando ulteriormente l’offerta di SICIT sui mercati agricoli mondiali
  • Il recente impianto contribuirà all’evoluzione dell’offerta dei ritardanti per gessi, ampliando ulteriormente i mercati in cui la Società è presente

SICIT ha completato, nello stabilimento di Arzignano, la messa a regime della produzione di idrolizzato proteico dal pelo animale che residua nell’attività conciaria vicentina.

Il pelo animale è un prodotto ricco di cheratina, un’importante proteina adatta a produrre biostimolanti per l’agricoltura.

L’innovativo processo produttivo, sviluppato internamente dalla Società, garantisce la completa sicurezza delle operazioni e la possibilità di ottenere diverse tipologie di idrolizzato finale. Un particolare sistema di reattori e di mixer macinatori (di tecnologia esclusiva SICIT) garantisce la completa idrolisi della cheratina, seguendo il necessario trattamento di idrolisi, come previsto dal regolamento (CE) n. 1069/2009, consentendo di ottenere un prodotto estremamente sicuro e di comprovata efficacia.
Tutti i prodotti a base di cheratina hanno ampiamente superato i test: sia quelli in vitro, in condizioni controllate di laboratorio, che secondo i protocolli randomizzati in pieno campo, permettendo di assistere i clienti con informazioni fondamentali per utilizzare questi nuovi formulati nella maniera più efficace possibile.

La capacità produttiva del nuovo impianto è di ca. 40 – 60 ton/giorno di pelo processato, per un totale di oltre 10.000 ton/anno, come originariamente previsto. Ciò determinerà una produzione di circa 4.000 ton/anno addizionali di idrolizzati proteici, portando il totale prodotto da SICIT Group, nello stabilimento di Arzignano, a ca. 16.000 ton/anno, rispetto alle 12.000 realizzate nel 2019. Nel suo complesso, quindi, l’innovazione di processo permetterà di aumentare la capacità produttiva del 33% degli idrolizzati proteici da sottoprodotti di origine animale (SOA).

Inoltre, grazie a questa iniziativa, la Società si attende: i) un aumento del valore caratteristico dell’azoto organico dei biostimolanti, che qualificherà ulteriormente l’offerta di SICIT Group sui mercati agricoli mondiali; nonché ii) l’evoluzione dei prodotti industriali per il ritardo nella presa dei gessi, rendendo la proposta tecnica di SICIT Group ancora più performante e competitiva.

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha dichiarato: “La circular economy guida da sempre l’azione di SICIT: questo impianto consente di implementare un ulteriore recupero di un residuo dell’industria conciaria, rendendo un servizio fondamentale per un distretto estremamente importante per l’economia del nostro paese. SICIT è costantemente al lavoro per garantire elevati standard di performance agronomica in tutti gli idrolizzati proteici che produce, mediante l’utilizzo delle tecniche di screening più all’avanguardia”.

Hanno avuto avvio oggi le negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario (MTA – Segmento STAR) di Borsa Italiana delle azioni ordinarie e dei warrant di SICIT Group che, contestualmente, sono stati esclusi dall’AIM Italia.

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha dichiarato: “Il passaggio sul MTA rappresenta una vetrina fondamentale per raggiungere una platea più ampia d’investitori e accelerare il percorso di crescita e internazionalizzazione intrapreso, in un’ottica di medio-lungo termine. L’attribuzione della qualifica STAR da parte di Borsa Italiana è un ulteriore riconoscimento della qualità e della resilienza di SICIT che, anche in una fase complicata, non si è mai fermata, consolidando la propria leadership nella circular economy“.

Azioni ordinarie e warrant mantengono lo stesso codice ISIN: IT0005372344 e IT0005275034.

Sempre da oggi sono divenuti efficaci il nuovo statuto di SICIT, conforme alla disciplina dettata per le società aventi azioni quotate sui mercati regolamentati; alcune modifiche volte al rafforzamento della governance della Società, in linea con la disciplina applicabile alle società quotate e con il Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.

  • Ricavi consolidati pari a ca. € 19,7 milioni (vs. € 15,7 milioni nel primo trimestre 2019, +25,6%)
  • EBITDA consolidato adjusted pari a ca. € 8,0 milioni e pari al 40,4% dei ricavi (vs. € 5,4 milioni nel Q1 2019)
  • Disponibilità di cassa netta consolidata al 31 marzo 2019 di ca. € 29,6 milioni (€ 29,3 milioni al 31 dicembre 2019)
  • Assunte ulteriori delibere funzionali alla quotazione sull’MTA, segmento STAR
Il Consiglio di Amministrazione di SICIT Group ha approvato i risultati gestionali al 31 marzo 2020.
ricavi consolidati del Gruppo nel primo trimestre 2020 sono stati pari a 19,7 milioni di Euro, in crescita di 4,0 milioni di Euro rispetto al primo trimestre 2019 (pari a 15,7 milioni di Euro, +25,6%).

La crescita ha riguardato tutti i principali ambiti di attività del Gruppo: dai biostimolanti per l’agricoltura (+29,9%), ai ritardanti per l’industria del gesso (+19,6%), fino al grasso animale per la produzione di biocombustibili (+27,3%).

Analogamente, la crescita ha riguardato pressoché tutte le aree geografiche: dall’Europa (inclusa l’Italia, +25,1%, di cui Italia +3,5% e altri Paesi in Europa +41%), all’APAC (40,2%) e Americas (+13,9%). Le uniche aree geografiche in controtendenza sono il Middle East e l’Africa (-8,1%).
L’EBITDA consolidato adjusted al 31 marzo 2020 è pari a circa 8,0 milioni di Euro (+2,6 milioni di Euro, +47,3% rispetto al primo trimestre 2019).

Tale incremento è attribuibile principalmente a (i) maggiori ricavi del primo trimestre 2020, nonché a costi di struttura stabili, e (ii) al consolidamento di SICIT Chemitech S.p.A. che ha contribuito per 0,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2020 (la controllata non era inclusa nel perimetro di consolidamento nel primo trimestre 2019).

L’EBITDA margin consolidato adjusted (rapporto tra EBITDA consolidato adjusted e ricavi consolidati) incrementa da 34,4% del primo trimestre 2019  a 40,4% del primo trimestre 2020 principalmente per la migliore leva operativa e per il consolidamento di SICIT Chemitech S.p.A..

costi non ricorrenti (esclusi dall’EBITDA consolidato adjusted) sono stati pari a ca. 0,4 milioni di Euro nel primo trimestre 2020, in prevalenza per consulenze inerenti il processo di quotazione al mercato MTA, segmento STAR, e di ca. 0,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2019, in prevalenza per consulenze legate alla Business Combination tra SICIT 2000 S.p.A. e SprintItaly S.p.A. e alla quotazione sul mercato AIM.

La disponibilità di cassa netta consolidata ammonta al 31 marzo 2020 a 29,6 milioni di Euro (29,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2019). La cassa generata nel periodo è stata inoltre sufficiente a finanziare gli investimenti e il capitale circolante netto del trimestre.

Con riferimento all’emergenza legata alla pandemia da COVID-19, la Società, facendo seguito a quanto già comunicato in data 23 marzo 2020, precisa che, a partire dalla metà dello scorso mese di aprile, un numero crescente di concerie vicentine – come previsto dai DPCM del 22 marzo e del 10 aprile 2020 – con comunicazione al Prefetto di Vicenza, ha ricominciato a raccogliere le pelli bovine fresche ed operare la c.d. prima lavorazione della concia, al fine di impedire l’interruzione della fondamentale filiera di macellazione della carne bovina. Di conseguenza, anche SICIT ha, a sua volta, ricominciato a ritirare i sottoprodotti di origine animale. Successivamente, a partire dalla fine del mese di aprile 2020, sono ricominciate alcune produzioni conciarie con produzione di rasature e rifili, successive alla prima lavorazione della concia e, quindi, il ritiro da parte della Società dei rifiuti già conciati. Infine, ai sensi del DPCM del 26 aprile 2020, anche le concerie sono state autorizzate ad operare rientrando fra le attività di cui all’allegato 3 (sub. codice ATECO 15 “fabbricazione di articoli in pelle e simili”) del medesimo decreto, per cui dal 4 maggio 2020 è consentito lo svolgimento delle attività. Tutti i flussi di materie prime verso SICIT devono pertanto intendersi ristabiliti e continuativi, ancorché per volumi ridotti rispetto ai volumi registrati durante i periodi precedenti all’emergenza.

Ulteriori delibere del Consiglio funzionali alla quotazione sull’MTA: 

  • Nomina del responsabile della funzione Internal Audit: in ottemperanza al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ha nominato quale Responsabile della funzione di internal audit della Società, Massimiliano Rigo (partner di Key Advisory S.r.l.) cui è stata affidata tale funzione in outsourcing.
  • Piano di Incentivazione 2020-2022: delibere esecutive del “Piano di Incentivazione 2020-2022” della Società, basato anche su strumenti finanziari e approvato dall’Assemblea dello scorso 20 aprile 2020, tra cui l’adozione del relativo Regolamento e l’individuazione dei relativi beneficiari, incluso l’Amministratore Delegato.
  • Tra gennaio e marzo i ricavi consolidati raggiungono € 19,7 milioni (vs. € 15,7 milioni nel Q1 2019, +25,6%)
  • In significativa crescita sono tutti i principali business aziendali: biostimolanti a € 12,1 milioni (vs. € 9,3 milioni nel Q1 2019, +29,9%); ritardanti a € 4,3 milioni (vs. € 3,6 milioni nel Q1 2019, +19,6%); grasso animale a € 2,1 milioni (vs. € 1,7 milioni nel Q1 2019, +27,3%)
  • Crescono significativamente tutte le principali aree geografiche: Europa (inclusa Italia) a € 12,1 milioni (vs. € 9,7 milioni nel Q1 2019, +25,1%); Asia-Pacific a € 4,5 milioni (vs. € 3,2 milioni nel Q1 2019, +40,2%); Americas a € 1,7 milioni (vs. € 1,5 milioni nel Q1 2019, +13,9%)

Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, SICIT Group ha registrato ricavi consolidati complessivamente in crescita di oltre € 4 milioni (+25,6% vs Q1 2019). Tale risultato di crescita ha riguardato tutti i principali ambiti di attività aziendale: dai biostimolanti per l’agricoltura (+29,9%), ai ritardanti per l’industria del gesso (+19,6%), fino al grasso animale per la produzione di biocombustibili (+27,3%).

Analogamente, la crescita ha riguardato pressoché tutte le aree geografiche: dall’Europa (incluso Italia, +25,1% di cui Italia +3,5% e altri Paesi in Europa +41%), all’APAC (40,2%) e Americas (+13,9%). Unica geografia in controtendenza il Resto del Mondo (Middle East e Africa, -8,1%).

Alessandro Paterniani, Direttore Commerciale di SICIT Group, ha commentato: “siamo decisamente soddisfatti. Ancorché parte dell’incremento possa essere ragionevolmente ricondotto ad un anticipo degli acquisti per prevenire un possibile “effetto shortage” da Coranavirus, riteniamo che il livello di interesse nei confronti dei nostri prodotti sia comunque in un sostanziale trend positivo, soprattutto per quanto riguarda i biostimolanti. Nonostante l’incertezza del contesto economico, i riscontri ricevuti dai nostri clienti ci confortano in merito alla possibilità di raggiungere gli obiettivi economico-finanziari definiti per il 2020”.

SICIT Group fa la sua parte per aiutare il sistema sanitario e i territori ad affrontare l’emergenza Coronavirus. Ieri il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato due donazioni: la prima a favore di un presidio ospedaliero a Vicenza, che verrà individuato fra i progetti in corso, per il rafforzamento delle terapie intensive; la seconda in favore del nuovo Ospedale Fiera Milano.

L’ammontare deliberato dal CdA è di 500.000 euro e verrà destinato nella medesima proporzione alle due strutture sanitarie. Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione di SICIT hanno deciso di rinunciare al proprio compenso base, pari a 220.000 euro, il quale verrà donato, sempre nelle stesse proporzioni, agli ospedali di Vicenza e Milano.

Valter Peretti, Presidente di SICIT Group, ha dichiarato: “in un momento così difficile per tutto il sistema Paese, è importante che le aziende facciano la propria parte. Per questo abbiamo deciso di dare il nostro piccolo ma significativo contributo: un gesto concreto per aiutare tutte quelle persone che ogni giorno, negli ospedali di due tra le zone più colpite d’Italia, affrontano l’emergenza Coronavirus”.

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha aggiunto: “siamo sempre stati molto attenti e vicini alle esigenze dei territori in cui operiamo. Oggi più che mai era fondamentale agire, ribadendo il nostro impegno sociale, dato che quei territori stanno affrontando, con grande dignità, una sfida senza precedenti, ma che insieme riusciremo a sconfiggere”.

A seguito dell’entrata in vigore del DPCM del 22 marzo 2020 recante nuove misure a contrasto dell’epidemia da Covid-19, tra le quali la chiusura sull’intero territorio nazionale “di tutte le attività produttive non essenziali”, SICIT GROUP informa che le sue attività rientrano tra quelle considerate essenziali e, pertanto, proseguiranno come di consueto.

L’attività di SICIT, infatti, rientra nel cappello del codice ATECO 20 (fabbricazione di prodotti chimici) e lo stesso vale per la attività della controllata SICIT Chemitech (codice ATECO 72: ricerca scientifica e sviluppo).

L’attività di SICIT Group – oltre a servire prevalentemente la filiera agroalimentare e la produzione di energia, entrambe incluse tra quelle essenziali – risulta indispensabile per la prima fase delle lavorazioni dell’industria conciaria, trattando i rifiuti e i sottoprodotti da questa prodotti, per ottenere materiali stabili e riciclabili. In questo senso, SICIT Group ritiene di essere obbligata al trattamento dei rifiuti della concia, anche dal punto di vista sanitario.

Sulla base delle indicazioni fornite dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Governo Italiano, SICIT ha attuato specifiche politiche per tutelare la salute dei propri dipendenti, clienti e partner e, al contempo, assicurare la continuità operativa. In particolare, con l’evolversi della situazione, la Società ha chiesto ai dipendenti coinvolti in funzioni non essenziali per la produzione di lavorare da casa, organizzando apposite modalità di lavoro agile. Allo stesso modo, sta implementando presso le sedi produttive italiane tutte le soluzioni necessarie per garantire la salute dei suoi dipendenti. SICIT dispone di impianti produttivi altamente automatizzati che consentono un impiego contenuto di personale direttamente coinvolto nel processo produttivo.

Il CdA di SICIT Group ha approvato il bilancio 2019, predisposto ai fini dell’inserimento nel Prospetto Informativo relativo all’ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana.

Di seguito i principali highlights:

  • Ricavi consolidati: € 56,7 mln (+ 2,9% vs € 55,1 mln del 2018)
  • Utile netto consolidato adjusted: € 12,7 mln (+12,4% vs € 11,3 mln nel 2018)
  • EBITDA consolidato adjusted: € 21,1 mln (+8,2% vs € 19,5 mln nel 2018)
  • Disponibilità di cassa netta consolidata: € 29,3 mln (+117% vs € 13,5 mln nel 2018)
  • Proposta di dividendo di € 0,45 per azione (€ 0,34 nell’esercizio 2019)
  • Avvio delle attività per il passaggio sull’MTA, segmento STAR

Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha dichiarato: “il 2019 è stato un anno di profonda trasformazione per SICIT, in cui abbiamo creato i presupposti per accelerare il percorso di crescita e internazionalizzazione, orientato al medio-lungo termine. Nel complesso, grazie al lavoro di tutti, siamo riusciti a superare le molte sfide che avevamo davanti, chiudendo il periodo con una crescita moderata e un’ottima redditività. Il 2020 sarà altrettanto impegnativo e vedrà il passaggio sull’MTA, l’ampliamento del numero di prodotti, l’incremento della capacità produttiva in Italia e metteremo le basi per la costruzione di uno stabilimento all’estero. Continueremo quindi a lavorare sulle priorità strategiche per consolidare la nostra leadership e confermarci protagonisti della circular economy“.

SICIT Group e Syngenta hanno rafforzato la propria collaborazione per favorire un’agricoltura sempre più sostenibile. L’accordo prevede, da una parte, la fornitura in esclusiva per 15 anni dei biostimolanti ISABION e HICURE e, dall’altra, l’ulteriore sviluppo di biostimolanti a base di idrolizzati proteici derivati dal collagene.

In quanto prodotti naturali ed ecocompatibili che consentono di ottimizzare l’impiego di agrofarmaci e fertilizzanti chimici, l’utilizzo di biostimolanti nel settore agricolo è in forte crescita. I benefici derivanti dal loro uso sono molteplici e vanno dalla maggiore tolleranza agli stress abiotici alla migliore assimilazione dei nutrienti, portando così ad un aumento della resa e della qualità del raccolto, efficientando al contempo l’uso d’acqua.

Con una presenza globale ultra-ventennale, ISABION è uno dei prodotti leader nel mercato dei biostimolanti e aiuta le piante a mitigare l’impatto degli stress abiotici come freddo, caldo e shock da trapianto. ISABION consente di avere risultati costanti, oltre ad un elevato ritorno sugli investimenti per i coltivatori di frutta, ortaggi e colture speciali nelle diverse aree geografiche e condizioni di coltivazione. ISABION aiuta anche i coltivatori a minimizzare l’impatto del cambiamento climatico, fornendo una risposta alla crescente domanda di raccolti di alta qualità.

Alessandro Paterniani, Chief Commercial Officer di SICIT Group, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter rafforzare la nostra collaborazione di lungo termine con un’azienda leader di mercato. Grazie a questo accordo, un numero ancora maggiore di agricoltori in tutto il mondo potrà accedere alle innovative soluzioni di SICIT a favore di un’agricoltura sostenibile”.

Corey Huck, Head Global Biologicals di Syngenta, ha dichiarato: “Con questo accordo Syngenta si assicura l’accesso alle competenze di un’azienda leader nei biostimolanti a base di collagene, rafforzando ulteriormente il proprio solido portafoglio di prodotti biologici“.