AZIENDA

Una gamma completa di concimi a base di amminoacidi e peptidi

Fondata nel 1960, SICIT è stata tra le prime aziende al mondo ad utilizzare amminoacidi e peptidi nel mercato dei biostimolanti per l’agricoltura, di cui è oggi leader mondiale.
Nei suoi stabilimenti di Arzignano e Chiampo (VI), l’azienda trasforma i residui di lavorazione provenienti dalla concia delle pelli in idrolizzati proteici, utilizzati principalmente come biostimolanti per l’agricoltura e ritardanti per l’industria del gesso, fornendo i principali player del settore agrochimico e industriale.
SICIT è un’eccellenza italiana della green e della circular economy che offre un servizio di importanza strategica per il settore conciario vicentino, ritirando e trasformando dei residui in prodotti ad alto valore aggiunto, totalmente biodegradabili, senza rischi per la salute pubblica e l’ambiente, limitando quasi a zero la produzione di rifiuti. Un risultato frutto degli importanti investimenti in R&D e dei tre laboratori all’avanguardia.

STORIA

Una catena di successi da oltre 50 anni

  • 1960 - a Chiampo (VI) il dott. Giuliano Guardini fonda S.I.C.I.T. S.p.A. (acronimo di Società Industrie Chimiche ITaliane). L’intento iniziale della società era quello di estrarre il cromo dai residui della concia del pellame per rivenderlo alle concerie. L’idea non si rivela vincente e SICIT si converte all’estrazione delle proteine attraverso il processo di idrolisi.
  • 1963 - a seguito delle analisi connesse al problema del carbonchio, SICIT viene indicata come l’unico soggetto adatto a trattare i residui della concia: il protocollo SICIT diventa obbligo di legge e tutte le concerie cominciano a consegnare i propri residui all’azienda. In questo periodo i prodotti di SICIT erano destinati all’allevamento industriale dei vitelli.
  • 1968-1970 - avvio dell’impianto pilota per processare il carniccio e ottenere un idrolizzato proteico destinato all’agricoltura. SICIT può così contare su un doppio mercato: quello zootecnico e quello agricolo.
  • Metà anni ’70 - avvio della produzione di grasso, allora destinato ai mangimifici.
  • 1989-1991 - SICIT passa sotto la guida di Z. Filippi. Una fase breve ma ricca di investimenti, tra cui l’inizio del progetto di separazione del trattamento del carniccio da quello della rasatura. Questo consentirà la costruzione di due linee per separare il fango (destinato alle discariche) dal correttivo calcico (destinato all’utilizzo in agricoltura).
  • 1991-1996 - SICIT passa sotto la proprietà di Intesa, società fondata da un gruppo di conciatori di Arzignano per gestire lo smaltimento dei residui dell’industria conciaria. Intesa termina il progetto di ristrutturazione iniziato con la precedente proprietà, compresa la separazione delle due linee.
  • 1996 - la diffusione della c.d. “Mucca Pazza” comporta un periodo di grande ristrutturazione per SICIT: la divisione Ricerca & Sviluppo si dedica a nuovi prodotti per i settori agricolo e industriale. Collaborando con l’Università di Edimburgo, SICIT riesce a sviluppare un processo di idrolisi più efficace per la lavorazione dei sottoprodotti di origine animale (SOA) provenienti dall’industria conciaria. Tale processo diviene l’unico consentito per la produzione di idrolizzati proteici di origine animale, consentiti anche all’uso zootecnico, e ritenuto lo stato dell’arte della lavorazione dei SOA.
  • 2000 - avvio della costruzione dello stabilimento di Arzignano (VI).
  • 2000 - a seguito di una riorganizzazione interna vengono create due nuove società: SICIT 2000 S.p.A. e SICIT Chemitech S.p.A. La prima dedicata alla produzione e vendita di amminoacidi e peptidi per l’agricoltura: grazie ai due stabilimenti e ad una capacità produttiva complessiva di 100 MT/giorno di prodotti liquidi e di 40 MT/giorno di prodotti in polvere, diventa il più grande produttore al mondo di concimi a base amminoacidi. SICIT Chemitech, società responsabile del controllo quantità, della tracciabilità dei prodotti e dell’attività di ricerca e sviluppo (R&D) di nuove formulazioni e processi.
  • 2004 - inaugurazione del nuovo stabilimento di Arzignano.
  • 2006 – 2011 - rinnovamento e automatizzazione dello stabilimento di Chiampo.
  • 2016 - costituzione di SICIT China.
  • 2018 - costituzione di SICIT USA.
  • 2019 - a seguito della business combination con la Special Purpose Acquisition Company (SPAC) SprintItaly nasce SICIT Group che a maggio si quota all’AIM Italia.
  • 2020 - a giugno SICIT completa il passaggio sul Mercato Telematico Italiano (MTA, segmento STAR) di Borsa Italiana.
  • 2021 - il 5 agosto Neuberger Berman e Intesa Holding, attraverso i veicoli Circular Holdco e Circular Bidco, completano l'OPA su Sicit che viene delistata dall’MTA

SEDI, STABILIMENTI E LABORATORI

Due stabilimenti produttivi in Italia, una filiale in Cina e una negli USA, oltre a laboratori all'avanguardia

SEDI
In Italia, SICIT dispone di due stabilimenti produttivi altamente automatizzati e tecnologici e di tre laboratori all’avanguardia. L’azienda ha anche una filiale in Cina, a Shanghai (SICIT Commercial Consulting Shanghai Ltd), e una negli Stati Uniti, nello Stato di New York (SICIT USA Inc.).

STABILIMENTI PRODUTTIVI
Il primo dei due stabilimenti produttivi italiani si trova a Chiampo (VI) ed ha iniziato la sua attività nel 1960: è stato il primo impianto per la produzione di concimi a base amminoacidi al mondo e nel 2011 è stato completamente rinnovato e automatizzato.
Il secondo stabilimento si trova ad Arzignano (VI), è stato inaugurato nel 2004 ed interamente progettato dagli ingeneri di SICIT Chemitech. Con la sua superficie di 20.000 m2 è uno dei più grandi al mondo nel suo genere, ed è stato definito lo “stato dell’arte” degli impianti per la produzione di amminoacidi, in quanto completamente automatizzato e dotato delle tecnologie più avanzate. Tutte le fasi del processo produttivo sono controllate da un sistema distribuito di controllo (DCS) che consiste in più di 3.000 segnali I/0, controllato attraverso un sistema HACCP (Hazard Analysis of Critical Control Points).
La procedura di tracciabilità utilizzata negli stabilimenti consente di identificare ogni singolo lotto di prodotto finale che viene specificatamente numerato, permettendo di risalire al corrispondente lotto di materia prima, attraverso dei registri gestiti dal reparto produttivo. In questo modo viene garantita la completa tracciabilità del materiale e del processo.

LABORATORI
Il laboratorio di Controllo Qualità, certificato ISO 9001, controlla quotidianamente sia le fasi del processo produttivo che i lotti di prodotto finale, eseguendo una completa caratterizzazione chimico-fisica e batteriologica degli amminoacidi e peptidi.

Gli strumenti analitici più importanti sono:

  • Spettrofotometro ICP-OES per la determinazione dei metalli e dei non metalli;
  • Spettrofotometro ad assorbimento atomico, per la determinazione delle concentrazioni dei metalli;
  • Quattro linee di cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC) per la determinazione delle concentrazioni degli anioni, della distribuzione dei pesi molecolari, della concentrazione degli amminoacidi liberi e totali, della distribuzione degli amminoacidi chirali (forme L e D);
  • Analizzatore elementare NC per l’analisi elementare di azoto, carbonio, ossigeno e zolfo.

Il laboratorio R&D sviluppa nuovi processi e testa nuovi prodotti in impianti pilota speciali. Inoltre può produrre piccole quantità di prodotti sperimentali, anche per test presso i clienti.

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PROGETTO PROIDRO

Mondo Verde

Le proteine idrolizzate (aminoacidi e peptidi) di SICIT sono prodotti di origine naturale, totalmente biodegradabili e senza rischi per la salute pubblica e l’ambiente.

In Italia sono autorizzate per l’utilizzo in agricoltura biologica, ai sensi dell’Allegato 3 al D. Lgs. n° 75 del 29 Aprile 2010.

Bioacricert è un organismo di certificazione affiliato a IFOAM (International Federation of Organic Farming Movements) che rilascia regolare dichiarazione per i prodotti SICIT, attestandone la conformità ai criteri stabiliti dalle norme internazionali IFOAM.

Il 25 maggio 2011, sono stati presentati i risultati della conferenza Innocuità e efficienza delle proteine idrolizzate per la concimazione azotata in agricoltura biologica” (PROIDRO), svoltasi a Chiampo (VI). Il convegno e il progetto di ricerca sono stati coordinati dalla Dr. Anna Benedetti del CRA-RPS, Consiglio per la ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura – Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo, con il patrocinio del MIPAAF (Ministero Italiano delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).

Successivamente, il progetto PROIDRO è stato presentato al SCOF (Comitato permanente per l’agricoltura biologica) a Bruxelles e giudicato positivamente. Quindi, le proteine idrolizzate di origine animale sono state ufficialmente proposte per essere incluse tra i concimi e ammendanti autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica ai sensi del Reg. 889/2008/CE , allegato I.