- Ricavi consolidati pari a ca. € 48,2 milioni (ca. € 43,2 milioni nei primi nove mesi 2019, +11,5%)
- Ebitda consolidato adjusted pari a ca. € 18,7 mln e pari al 38,7% dei ricavi (€ 16,1 mln in 9M 2019, +16,2%)
- Risultato netto consolidato adjusted pari a ca. € 11,4 mln (€ 9,4 mln in 9M 2019, +22,5%)
- Disponibilità di cassa netta consolidata al 30 settembre 2020 ca. € 21,2 mln (€ 29,3 mln al 31 dicembre 2019)
Il CdA di SICIT Group ha approvato le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive consolidate al 30 settembre 2020.
Massimo Neresini, CEO di SICIT, ha dichiarato: “Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo registrato incrementi a doppia cifra di ricavi, EBITDA e utile netto. Risultati molto soddisfacenti, alla luce dell’emergenza sanitaria iniziata nel primo semestre e tornata a riemergere con forza nel corso del terzo trimestre. I dati ci dicono che l’industria delle costruzioni, e di conseguenza i nostri ritardanti per gessi, stanno scontando l’impatto del Coronavirus. Al momento, questo calo è più che compensato dalla nostra principale area di business, legata ai biostimolanti per l’agricoltura, che continua a registrare trend di crescita (attuali e previsti) robusti. Le altre due aree, legate al grasso animale per biocombustibili e ai servizi di ritiro dei residui conciari, hanno recuperato completamente dai cali registrati in precedenza. La resilienza di SICIT viene inoltre confermata da una crescita dei ricavi pressoché in tutte le aree geografiche. Abbiamo impostato un percorso solido, come testimoniato dalla continuità produttiva e commerciale; dal proseguo del piano di investimenti industriali e dall’ampliamento dei laboratori; stiamo continuando nello sviluppo di soluzioni innovative, efficienti e tailor-made. Il riacutizzarsi della pandemia e delle misure restrittive rende molto difficile fare previsioni per l’anno in corso, ma gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti finora ci confortano in merito alla possibilità di raggiungere sostanzialmente gli obiettivi economico-finanziari definiti per il 2020“.
Ricavi consolidati
Nei primi nove mesi 2020 SICIT ha generato ricavi pari a 48,2 milioni di Euro, in crescita di 5 milioni di Euro (+11,5%) rispetto ai primi nove mesi 2019 (43,2 milioni di Euro). L’effetto cambio non è stato significativo.
Tale incremento è stato generato principalmente dalla crescita dei prodotti per l’agricoltura (+5,8 milioni di Euro, +25%) che continua a registrare una domanda sostenuta e dal grasso animale per la produzione di biocombustibili (+8,4%) che ha recuperato la lieve flessione registrata nel primo semestre 2020 (-1%), causata dal rallentamento dell’approvvigionamento di materia prima. I ritardanti per gessi si confermano in rallentamento (-1,1 milione di Euro, -8,8%) a causa essenzialmente degli effetti dell’emergenza Covid sul mercato mondiale dell’edilizia e della temporanea chiusura di alcuni clienti (fabbriche di gesso). Infine, i ricavi da ritiri di sottoprodotti di origine animale e di rifiuti conciari (+0,1%) hanno recuperato il ritardo registrato nel primo semestre 2020 (-6,8%), a causa del lock-down delle concerie durante la scorsa primavera.
La crescita ha riguardato pressoché tutte le aree geografiche: dall’Europa (incluso Italia, +5,1%; di cui Italia +8,6% e altri Paesi in Europa +2,7%), all’APAC (+21,6%), Nord America (+2%) e Latam (+50,2%), e Resto del Mondo (Middle East e Africa, +8,3%). La crescita di Europa, APAC e Latam è stata principalmente guidata dai prodotti per l’agricoltura, parzialmente compensata dalla flessione dei ritardanti per i gessi. La crescita del Nord America è interamente attribuibile ai prodotti ritardanti.
EBITDA consolidato adjusted
L’EBITDA consolidato adjusted è pari a 18,7 milioni di Euro al 30 settembre 2020 (38,7% dei ricavi), in crescita di 2,6 milioni di Euro (+16,2%) rispetto ai primi nove mesi 2019 (16,1 milioni di Euro, 37,1% dei ricavi).
L’incremento in valore assoluto è principalmente dovuto alla crescita dei ricavi e del relativo margine industriale, parzialmente compensato dai maggiori costi fissi legati al passaggio allo STAR e all’adeguamento della struttura di governance post-quotazione, oltre a maggiori costi produttivi (personale e ammortamenti) in parte sostenuti per garantire continuità operativa ai clienti anche nei mesi di lock-down. L’EBITDA adjusted incrementa in termini percentuali sui ricavi (38,7%) rispetto ai primi nove mesi 2019 (37,1%), principalmente per effetto dei maggiori volumi di vendita che hanno permesso un miglior assorbimento dei costi fissi e alla attività di efficientamento di produzione (proseguite anche nel 2020) che ha permesso di controbilanciare il lieve incremento di alcuni costi di cui sopra.
L’EBITDA adjusted come % dei ricavi incrementa significativamente anche rispetto al primo semestre 2020 (37,2%). Tale incremento è dovuto, oltre ai maggiori volumi di vendita, anche a:
- maggiori volumi di produzione che, nel terzo trimestre 2020, hanno sostanzialmente compensato il drastico calo registrato nel secondo trimestre dell’anno, quando le problematiche legate al COVID-19 avevano colpito i fornitori di SICIT e le interruzioni nell’approvvigionamento di materie prime avevano comportato l’interruzione temporanea della produzione dei semilavorati base (idrolizzati proteici); e
- maggiori efficienze nei processi produttivi che hanno permesso l’ottimizzazione dei costi di produzione.
L’EBITDA adjusted non include costi non ricorrenti per 1,9 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2020 per oneri non ricorrenti per l’operazione di passaggio dall’AIM Italia allo STAR (1,2 milioni di Euro, di cui 1,00 milione di Euro per consulenze e 0,2 milioni di Euro per premi non ricorrenti al personale e agli amministratori), costi di sanificazione e sicurezza in seguito alla crisi sanitaria legata al COVID-19 (0,1 milioni di Euro) e donazioni non ricorrenti a strutture sanitarie legate al COVID-19 (0,6 milioni di Euro). Nei primi nove mesi del 2019 i costi non ricorrenti sono stati pari a 10,8 milioni di Euro, di cui 0,6 milioni di Euro per consulenze non ricorrenti per l’operazione di fusione di SICIT 2000 S.p.A. in SprintItaly S.p.A. e di quotazione all’AIM Italia, e 10,2 milioni di Euro come costo di quotazione derivante dalla contabilizzazione della fusione di SICIT 2000 S.p.A. in SprintItaly S.p.A. come una operazione di “reverse acquisition”, in ottemperanza all’IFRS 2 (costi figurativi, di natura non monetaria e non rilevanti fiscalmente).
Risultato netto consolidato adjusted
Il risultato netto consolidato adjusted cresce sostanzialmente in linea con l’EBITDA adjusted (+2,1 milioni di Euro, +22,5%) ed è pari a 11,4 milioni di Euro al 30 settembre 2020 (9,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2019).
Disponibilità di cassa netta consolidata
La disponibilità di cassa netta consolidata ammonta al 30 settembre 2020 a 21,2 milioni di Euro (29,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2019). I flussi di cassa operativi, nei primi nove mesi 2020, sono stati positivi per 14,2 milioni di Euro prima del pagamento di investimenti netti per 8,6 milioni di Euro (11,1 milioni di Euro di investimenti al netto della variazione dei debiti per investimenti per 2,5 milioni di Euro), di imposte sul reddito per 4,2 milioni di Euro, di cui 3,7 milioni di Euro per l’imposta sostituiva per l’affrancamento fiscale dei maggiori valori attribuiti al marchio Plastretard e all’avviamento, emersi in sede di allocazione del disavanzo da fusione a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione di Sicit 2000 S.p.A. in SprintItaly S.p.A. SICIT ha inoltre distribuito dividendi per circa 8,8 milioni di Euro e acquistato azioni proprie per un controvalore complessivo di circa 0,9 milioni di Euro.
Investimenti
In linea con gli anni precedenti, nel corso dei primi nove mesi 2020 SICIT ha proseguito le attività di investimento finalizzate al miglioramento dei processi e dei prodotti e all’ampliamento della capacità produttiva. Tra i più rilevanti si segnalano:
- l’ampliamento dei laboratori agronomico, chimico e di controllo qualità presso la sede di Arzignano, per migliorare e potenziare l’attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, e controllo qualitativo al fianco dei propri clienti;
- l’ampliamento del parco cisterne e dei nuovi magazzini presso la sede di Arzignano per assicurare maggiore flessibilità ed efficacia nella risposta alla crescente domanda dei clienti;
il completamento dell’impianto per la produzione di idrolizzato proteico dal trattamento del pelo animale; - il nuovo impianto di raffinazione e ri-esterificazione del grasso animale al fine di ottenere un biofuel di elevata qualità;
- l’avvio, nel corso del terzo trimestre 2020, dell’investimento per il nuovo impianto di produzione di prodotti in granuli e pastiglie.
Evoluzione prevedibile della gestione
La gravità dello scenario attuale legato agli effetti economici e sociali del COVID-19 e l’incertezza sugli sviluppi futuri in Italia e nei Paesi in cui opera il Gruppo, rendono di difficile previsione gli impatti della pandemia sull’esercizio 2020.
Nonostante il recente deterioramento dello scenario operativo a causa della recrudescenza della pandemia, i riscontri ricevuti dalla clientela confortano SICIT in merito alla possibilità di raggiungere sostanzialmente gli obiettivi economico-finanziari definiti per il 2020, in quanto il management ritiene che il livello di interesse nei confronti dei prodotti di SICIT abbia manifestato comunque nel periodo di riferimento un trend positivo, soprattutto per quanto riguarda i biostimolanti per l’agricoltura.
Il management è tuttavia ben consapevole che l’incertezza sulle tempistiche della conclusione dell’emergenza pandemica e sulla profondità delle conseguenze che la stessa avrà sulle maggiori economie mondiali è ancora elevata. Un eventuale rinnovo o prolungamento delle misure restrittive nei confronti delle concerie italiane potrebbe avere effetti negativi sull’approvvigionamento delle proprie materie prime di input e, di conseguenza, sulla propria capacità produttiva e sull’attività commerciale. Analogamente, eventuali inasprimenti del lock-down nei Paesi in cui il Gruppo commercializza i propri prodotti potrebbero indebolire la domanda, in particolare nel settore dell’edilizia, a cui si rivolgono i ritardanti (l’agricoltura, di contro, sembra essere molto meno influenzata dalle dinamiche emergenziali).
Fermo quanto sopra evidenziato in merito alle incertezze legate agli impatti del COVID-19, le performance registrate dal Gruppo al 30 settembre 2020 segnano una crescita dei ricavi pari all’11,5% (rispetto ai primi nove mesi del 2019), sostanzialmente in linea con le aspettative, ancorché con un differente mix di settori agricolo/industriale/grasso.
I risultati registrati sono significativamente positivi considerato il perdurare delle difficoltà e delle incertezze che permangono sulle principali economie mondiali in forte recessione a causa del perdurare delle difficoltà legate al COVID-19.
La Società proseguirà anche nel quarto trimestre del 2020 il proprio piano di investimenti con l’avanzamento delle attività finalizzate al completamento dell’ampliamento industriale e tecnico ad Arzignano ed in particolare il nuovo magazzino, il parco cisterne, i nuovi laboratori, l’impianto per la ri-esterificazione grasso e l’impianto per prodotti in granuli e pastiglie.
Il Gruppo conferma l’intenzione di accelerare il processo di crescita investendo, nel breve periodo, nel rafforzamento della struttura commerciale dedicata ai mercati esteri, e nel medio periodo, con (i) il rafforzamento, quantitativo e qualitativo, della capacità produttiva nei siti di Arzignano e Chiampo; e (ii) l’apertura di uno stabilimento produttivo in Cina, per essere ancora più vicino ai propri clienti internazionali. Tuttavia, considerato che si sono verificati rallentamenti nell’attività di pianificazione di tale nuovo impianto produttivo a causa della crisi sanitaria, la pianificazione e/o implementazione di tale impianto potrebbe subire ulteriori ritardi qualora dovessero essere adottate in futuro ulteriori misure restrittive e/o vi fosse un ulteriore aggravamento della situazione di emergenza sanitaria.
Al fine di perseguire tale politica di sviluppo, il Gruppo non esclude di poter fare ricorso anche a potenziali acquisizioni esterne o partnership con altri gruppi industriali.
Il Gruppo proseguirà inoltre la propria strategia di sviluppo di nuovi prodotti in stretta collaborazione con i propri clienti, per poter rispondere adeguatamente alle diverse esigenze delle realtà agricole e industriali a cui sono dedicati.
Approvazione del bilancio di sostenibilità 2019
La Società rende noto che l’odierno Consiglio di Amministrazione ha approvato il “Bilancio di sostenibilità del Gruppo SICIT al 31 dicembre 2019” (il “Bilancio di Sostenibilità”). Il Bilancio di Sostenibilità è stato redatto in conformità ai “GRI Standards”, su base volontaria, considerato l’interesse e attenzione del Gruppo, sin dalla sua fondazione, alle tematiche legate alla sostenibilità.
Inoltre, allo scopo di aumentare il grado di trasparenza e affidabilità delle informazioni contenute nella rendicontazione non finanziaria, è in corso la revisione del Bilancio di Sostenibilità da parte di Deloitte & Touche S.p.A., soggetto terzo indipendente appositamente incaricato.